Classi separate per maschi e
femmine
Il dilemma di Obama sulla scuola
Un’altra
patata bollente per Barack Obama chiamato a dare direttive alle scuole
pubbliche sulla separazione per sesso delle classi nei licei. Progressivamente
abolita dalle scuole religiose nei decenni scorsi, questo tipo di segregazione
ha ricominciato a diffondersi da tempo, almeno negli Stati Uniti. Alla base del
cambio di rotta, che fino a poco tempo fa interessava soprattutto licei privati
molto costosi, come quelli di Manhattan, ci sono vari studi di pedagogia e
psicologia dai quali emerge che non solo le femmine maturano prima e hanno,
spesso, un miglior rendimento scolastico dei maschi, ma che ragazzi e ragazze
seguono percorsi di apprendimento diversi.
I maschi prediligono le materie
scientifiche e lo sport, sono più indisciplinati. Le femmine vanno bene in
letteratura, maluccio in matematica, amano l’arte. La separazione ha caldi
sostenitori ma anche detrattori: per loro, anche se possono avere qualche
svantaggio in termini di profitto scolastico, le classi miste danno ai giovani
un miglior equilibrio psicologico, li fanno crescere in modo socialmente più
integrato. Dispute accese ma, finché il problema era limitato alle scuole
private, la questione si risolveva con la libera scelta. Ora, però, che la
segregazione per sesso si diffonde anche nel pubblico, tutto cambia. Riesplode
il conflitto e tocca a Obama cercare di risolverlo. Qualunque cosa decida, c’è
da scommetterci, sarà sommerso di critiche.
Gaggi
Massimo
Pagina 29
(02 dicembre 2014) - Corriere della Sera
(02 dicembre 2014) - Corriere della Sera
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