03 ottobre 2013 - Corriere della sera
di Monica Ricci Sargentini
Inizio
ottobre in Gran Bretagna. Per le strade di Londra gli studenti in
divisa entrano in classe: i maschi da una parte, le femmine dall’altra.
Ma quella che agli occhi di un italiano può sembrare una scena d’altri
tempi, nel Regno Unito è la normalità. Nella classifica britannica dei
migliori istituti secondari privati quelli omogenei, dove gli studenti
sono separati per sesso, rappresentano 21 delle prime 25 scuole, 16
femminili, 5 maschili. Anche nelle pubbliche 15 dei primi 25 istituti
sono monogenere, 9 femminili e 6 maschili; un risultato eccellente,
soprattutto se si pensa che sono soltanto il 2% del sistema statale.
Lo stesso accade negli Stati Uniti,
dove la scelta